Il tempo è la materia delle opere di Paolo Repetto, esse traggono origine da quel vuoto dell'assenzapresenza che si impossessa della totalità di quei
luoghi costruiti dall'uomo e per l'uomo, vengono abbandonati , e attraverso l'interpretazione evocativa , diventano contenitori esistenziali. L'autore
cerca e seleziona attentamente ,nel suo territorio, set che rispondono alle caratteristiche specifiche richieste e lì inizia una vera e propria opera di
regia e di stratificazione di elementi: colori accesi, luci deboli,angoli bui e presenze accennate ed impalpabili che conducono dal vuotomemoria al
pienomemoria. Tuttavia l'opera, per essere viva e completa, necessita di un ultimo passo: il fruitore deve farsi largo tra inquietudini e malesseri
minacciosi al fine di completare il tutto con la propria interpretazione.