Pittura : Smalto, Gesso, Pennarello nero, Colla vinilica, Acrilico su tela.
Kalokagathia indica nella cultura greca del V secolo aC l'ideale aristocratico che distingue il sapiente dalla massa incolta.
L'opera viene riassunta in un concetto parallelo dove l'essere umano del XXI secolo si identifica.
La tela viene realizzata in modo informale di getto, senza vincoli artistici, i colori e le tecniche sono industriali, come gli smalti ad acqua satinati e una tecnica a rullo e spatola imparata dal grande maestro alchemico Francesco Mancini.
La potenza dov'è?
è nel trasporto spazio temporale dell'opera dove l'osservatore si concentra nel pensiero della società umana che non cambia nei secoli.
Il mio lungo lavoro è ispirato da artisti come Jean Fautrier, Antoni Tapies, Alberto Burri, Emilio Vedova e molti altri.
L'idea dell'artista è di trasformare l'arte in tempo e memoria attraverso l'alchimia e la mente UMANA.
Addio