A few years ago I started making material some shamanic acts using canvases, crystals and colors, immersing myself in a new form of expression that surprises me and overwhelms me every time as in my practices, in research, in my travels. The body moves around and with the canvas in a dance and the act becomes for me a sacred rather than an aesthetic, transcendental gesture.
... "The sign on the canvas evokes the gesture that produced it and that gesture is a shamanic dance that through repetition, the circle and the spiral puts the subject and the object, the inside and the outside, into a profound relationship. 'One and the All, Man and the Universe ...
And the spectator suddenly becomes an actor. The one who looks becomes the one who unconsciously repeats the dance that produced what he is looking at. The Artist becomes a Shaman who drags the User in his dance, in a mystical fusion of head, body, heart.
You call them if you want "Vibrations". (V.Patarini)
Qualche anno fà ho iniziato a rendere materia alcuni atti sciamanici utilizzando tele cristalli e colori immergendomi in una nuova forma d'espressione che mi sorprende e mi travolge ogni volta come nelle mie pratiche, nella ricerca, nei miei viaggi. Il corpo si muove attorno e con la tela in una danza e l'atto diviene per me gesto sacro più che estetico, trascendentale.
..."Il segno sulla tela rievoca il gesto che lo ha prodotto e quel gesto è una danza sciamanica che attraverso la ripetizione, il cerchio e la spirale mette in relazione profonda il soggetto e l’oggetto, il dentro e il fuori, l’Uno e il Tutto, l’Uomo e l’Universo…
E lo Spettatore di colpo diviene Attore. Colui che guarda diviene colui che ripete inconsciamente la danza che ha prodotto quello che sta guardando. L’Artista si fa Sciamano che trascina il Fruitore nella sua danza, in una mistica fusione di testa, corpo, cuore.
Tu chiamale se vuoi “Vibrazioni”. (V.Patarini)