“Produzioni artistiche che sgorgano senza la partecipazione consapevole dell’autore e che presentano caratteristiche assolutamente fuori dalla norma…Per lo più, quando cominciano un’opera, queste persone non hanno la minima idea di ciò che ne uscirà e se ne rendono pienamente conto solo una volta che il lavoro è terminato. Non hanno mai un programma, non fanno mai schemi o abbozzi preliminari; a volte non sanno neppure spiegarsi cosa hanno rappresentato e ricevono la spiegazione tramite la scrittura automatica…Non viene mai operata alcuna modifica o correzione, l’opera sgorga già perfetta e rifinita. Spesso il quadro consiste inizialmente di parti staccate e all’apparenza senza un rapporto fra di loro, che solo alla fine vengono collegate, rivelando l’esistenza di un progetto ben definito, evidentemente esistente fin dall’inizio, ma ignoto all’artista.” (Stefano Beverini)
Quando creo con la pittura medianica, il mio braccio si muove da solo, come spinto e guidato dall’esterno, da una forza invisibile; io sono semplicemente un “canale”, un tramite tra i mondi e non so mai quale sarà il risultato finale. In effetti i veri autori di queste opere sono “entità” diverse (come Ernosus e Leonardo, per esempio): io ne sono solo l’esecutrice materiale. Al limite si possono considerare delle “co-produzioni”…I titoli e il nome dell’autore mi vengono poi suggeriti in scrittura automatica.
Teresa Campioni
“Per chi crede, nessuna prova è necessaria, per chi non crede, nessuna prova è sufficiente” (Franz Werfel)