Il linguaggio che ho scelto è una sintesi pittorica tra immagine e parola. Una parola dipinta che perde il suo significato letterale ed è il lettore a trovare un suo personale senso. Il segno grafico diventa veicolo emozionale. La gestualità, a tratti squarcia, a tratti apre delicatamente nuovi orizzonti che portano al cambiamento con quei colori che, avvertiti nell'animo e accostati con sapientemente, creano una trasformazione ed energie nell'osservatore che ritrova una via significativa da percorrere fino in fondo.