“Lo sguardo realista e generoso di Clara De Santis si posa su soggetti quotidiani, su episodi comuni che portano con sé la poesia della verità ed il lirismo della semplicità.
Ogni sua opera è realizzata con rara maestria esecutiva”. Artitalia Edizioni
“Una stesura di velate cromie definisce il legame romantico delle sue espressioni memoriali, suggerite da ambientazioni e suggestioni intuitive”. Jean Charles Spina
“Resa e definizione del disegno, accuratezza dei dettagli (muscolatura, ombre, fili di capelli) colpiscono immediatamente il fruitore che ne rimane coinvolto e compiaciuto”.
Caterina Randazzo
“Grazie al suo talento visionario e all’amore per le tinte, l’opera si compie ancor prima che i colori traccino le direzioni e i campi di forza che serviranno a dare un senso al soggetto raffigurato”. Tatiana Carapostol
“La sua arte incanta e stupisce per la sua profonda liricità, espressione del suo raro e profondo talento”. Sandro Serradifalco
“Le sue opere esaltanti per contenuti e per la forza espressiva, si contraddistinguono per la straordinaria sensibilità. L’armonia del gesto e la rara creatività danno vita a racconti visivi che si propongono al fruitore con impeccabile raffinatezza stilistica”.
Paolo Levi
- La De Santis non è e non vuole essere un’illusionista dell’arte e non le interessa creare “giochi di prestigio pittorici” per stupire e sorprendere il fruitore.
La sua è autentica poesia di sentimenti. Il linguaggio espressivo è integrato e arricchito da metafore e messaggi di alto spessore.
La sua arte si rispecchia con la significativa riflessione di Mary Schmich: “La buona arte è quella, che ti lascia entrare da tante angolazioni diverse e uscire con tante prospettive diverse”.
Il suo stile è lineare, pulito,essenziale,raffinato, elegante e ricercato in ogni minimo dettaglio. La sua produzione artistica si caratterizza per l’incisiva ed energica espressività dei soggetti elaborati.
Il suo modo di fare arte ben si sposa anche con l’affermazione dello storico Andrè Malraux: “Che cosé l’arte? E’ ciò per cui le forme diventano stile”. -
Dott.ssa Elena Gollini